OBIETTIVI
Il progetto è volto al miglioramento dei livelli quali-quantitativi di gestione e erogazione dei servizi pubblici ed amministrativi rivolti a cittadini stranieri e, in particolare, in merito alla rete ReSPI (intesa come rete ristretta di servizi-sportelli pubblici per immigrati e come rete allargata dei servizi del territorio) si vuole:
- rafforzarla;
- coordinarla;
- uniformarla;
- aggiornarne gli operatori;
- promuoverla;
- monitorarla e valutarla.
Gli obiettivi specifici connessi ai suddetti obiettivi generali sono:
1) rafforzare la rete di sportelli pubblici per immigrati e potenziarne gli orari di apertura in base alle aperture attuali e alla presenza immigrata nel bacino territoriale di competenza; uniformare le modalità di erogazione del servizio e le prassi operative degli sportelli; allargare la rete a tutti i servizi che si interfacciano con i cittadini immigrati; sottoscrivere un protocollo d’intesa tra Provincia, sportelli e servizi territoriali; promuovere ReSPI come best practice di governance e di collaborazione fattiva tra i diversi attori a livello provinciale e a livello di bacino territoriale locale;
2) dare garanzia di collegamento, dialogo e condivisione delle informazioni tra ReSPI e Questura e Prefettura; potenziare un servizio provinciale centrale, competente e qualificato, destinato agli operatori ReSPI, che fornisca informazioni e consulenza per la risoluzione dei quesiti in merito alla documentazione e alle procedure inerenti i titoli di soggiorno, i ricongiungimenti familiari e le domande di cittadinanza, nonché l’accesso ai servizi del territorio e le pratiche consolari; attivare interventi e consulenze specialistiche di mediatori culturali a supporto degli operatori delle PP.AA. per prassi in vigore nei Paesi di origine; aumentare gli incontri e gli scambi tra operatori per il confronto e la condivisione delle prassi, nonché per la discussione e definizione di modalità di lavoro coerenti e univoche; mantenere, potenziare e istituzionalizzare il portale www.respi.it;
3) uniformare le prassi degli sportelli nell’istruzione delle pratiche; condividere e diffondere la corretta informazione rispetto alle prassi in vigore presso i vari servizi; migliorare in termini di efficacia ed efficienza l’adempimento delle procedure di carattere amministrativo d’interesse per i cittadini stranieri; evidenziare elementi di divergenza tra le prassi in vigore presso analoghi servizi in aree diverse e, attraverso ReSPI, allineare le divergenze ad uno standard operativo comune, concordato e condiviso; fornire informazioni aggiornate e rispondenti ai bisogni del territorio; ottimizzare le risorse e i tempi delle PP.AA., degli Enti e dei servizi evitando la replica di richieste identiche o simili; favorire l’utilizzo di uno strumento flessibile, di immediato accesso e comprensibilità, che garantisca la diffusione omogenea dell’informazione standard, approvata e condivisa;
4) promuovere la formazione continua e specifica degli operatori ReSPI a contatto con i cittadini immigrati, aumentandone la conoscenza, l’approfondimento e l’aggiornamento sulla normativa in materia di immigrazione e sui relativi provvedimenti di attuazione; migliorare e qualificare la capacità dei pubblici uffici di fornire servizi mirati all’utenza straniera; raccogliere e diffondere documentazione in un’ottica di condivisione e autosostenibilità del progetto;
5) promuovere la partecipazione attiva delle PP.AA. alla rete per la diffusione della conoscenza condivisa; diffondere pubblicamente (a livello regionale, nazionale e internazionale) i caratteri del progetto di innovazione e riproducibilità su altri territori;
6) supportare con dati quali-quantitativi la validità dell’azione di capacity building e mainstreaming promossa; favorire l’inserimento dei temi dell’integrazione quale punto chiave nella (ri)programmazione delle politiche sociali del territorio; promuovere interventi futuri di stakeholders per la sostenibilità del progetto.
FASI DI INTERVENTO E ATTIVITA’ PROGETTUALI
Il progetto si articola in 6 fasi di intervento:
- Rafforzamento della rete;
- Coordinamento della rete;
- Uniformizzazione della rete;
- Formazione e aggiornamento degli operatori della rete;
- Promozione della rete;
- Monitoraggio e valutazione della rete.
La fase 1. Rafforzamento della rete prevede le seguenti attività e metodologie d’intervento:
Attività A. Gestione dei servizi-sportelli pubblici per immigrati della rete Re.S.P.I. (aperture degli sportelli secondo le modalità concertate dai singoli Enti Titolari degli stessi);
Attività B. Potenziamento degli sportelli Re.S.P.I. in un’ottica di uniformizzazione delle prassi (potenziamento delle aperture degli sportelli in base ad una duplice valutazione della situazione attuale delle aperture e del numero di residenti stranieri nei bacini territoriali di riferimento degli sportelli, con l’obiettivo di uniformare i tempi e le modalità di erogazione del servizio) e attività di mediazione interculturale presso i servizi – sportelli del territorio, Questura, Prefettura U.T.G e intervento casi specifici;
Attività C. Rafforzamento della rete attraverso la redazione e l’adesione ad un protocollo d’intesa specifico (a. organizzazione e realizzazione di un incontro iniziale di avvio del progetto con gli operatori e i rappresentanti degli Enti Titolari degli sportelli Re.S.P.I. e, nell’ambito del medesimo incontro, concertazione tra gli stessi per la redazione del protocollo d’intesa; b. redazione, approvazione e sottoscrizione del protocollo d’intesa);
Attività D. Allargamento della rete Re.S.P.I. a tutti i servizi territoriali che, nell’esercizio delle loro funzioni, si interfacciano con cittadini stranieri tramite adesione al protocollo d’intesa (realizzazione di n. 5 incontri di presentazione del progetto e del protocollo nei 5 bacini territoriali della Provincia di Cuneo; coerentemente con l’obiettivo di fare rete e di integrare tra loro i servizi rivolti all’immigrazione, tali incontri coinvolgeranno i servizi-sportelli pubblici Re.S.P.I. nonché tutti i servizi sanitari, sociali, amministrativi della medesima area di riferimento, al fine di fornire fin dall’inizio uno spazio diretto di conoscenza, condivisione e dialogo tra attori dello stesso territorio);
Attività E. Mantenimento e potenziamento della piattaforma informatica www.respi.it quale strumento di rafforzamento della rete:
a. mantenimento della piattaforma attraverso il rinnovo dell’affitto dello spazio web, il pagamento del canone, l’aggiornamento dello spazio e delle caselle e-mail, la manutenzione periodica e la verifica sul funzionamento nonché la consulenza informatica su casi specifici tramite sezione Helpdesk);
b. potenziamento della piattaforma e istituzionalizzazione della stessa con le seguenti modalità: potenziamento dell’area riservata attraverso implementazione di un sistema di codifica relativa all’urgenza delle segnalazioni, sistema di gestione appuntamenti per l’Ufficio Cittadinanza della Prefettura U.T.I., utility per l’elaborazione dati – funzione ricerca segnalazione, funzione statistica -, accesso con login e password anche a servizi esterni agli sportelli pubblici per immigrati; potenziamento dell’area pubblica attraverso restyling e indicizzazione dei contenuti, per una maggiore fruibilità, aumento della rintracciabilità per una maggiore diffusione, creazione di un archivio informatico per una maggiore documentazione, utility per il monitoraggio, es. funzione contatore, per un livello più approfondito di valutazione; istituzionalizzazione della piattaforma attraverso il passaggio sul dominio provincia.cuneo.it per un maggiore riconoscimento del sito, che diventa così un portale istituzionale, aumento della compatibilità con altri browser/sistemi operativi, incremento della leggibilità e implementazione di modifiche tecniche per rendere il sito conforme alla normativa Stanca.
La fase 2. Coordinamento della rete prevede le seguenti attività:
Attività A. Collegamento della rete con gli attori istituzionali, i.e. Questura e Prefettura U.T.G., competenti per la gestione amministrativa delle pratiche di immigrazione. Tale attività avviene con le seguenti metodologie: l’operatore di sportello accede con la sua login e password all’area riservata; compila il modulo di segnalazione per richiedere la verifica dello stato di avanzamento di una pratica o dei motivi per cui essa risulta in sospeso o per sottoporre al Coordinamento e agli uffici competenti casi specifici per cui è richiesta una consulenza; il Coordinamento Re.S.P.I. raccoglie le segnalazioni pervenute in area riservata e le consegna in cartaceo all’Operatore Interfaccia Questura-Prefettura, che provvedono a relazionarsi direttamente con le figure referenti all’interno degli uffici competenti (presso la Questura, tale ruolo è svolto dal Dirigente dell’Ufficio Immigrazione, mentre presso la Prefettura è stato individuato il referente dell’Ufficio Ricongiungimenti Familiari) e a raccogliere le relative risposte; l’Operatore Interfaccia Questura-Prefettura restituisce quindi le risposte al Coordinamento, che immediatamente ne dà riscontro attraverso area riservata agli sportelli di provenienza della segnalazione; lo sportello può in ogni momento riaprire la segnalazione nel caso si manifesti la necessità di ulteriori verifiche o quesiti. La figura di Operatore Interfaccia Questura-Prefettura è ricoperta da un mediatore culturale qualificato con esperienza pregressa di gestione di sportello pubblico per immigrati: tale figura si è dimostrata infatti la migliore per inserirsi positivamente nelle dinamiche lavorative degli uffici competenti (dove svolge altresì la sua attività di mediazione) e per garantire la funzione di ponte comunicativo tra gli stessi uffici e il Coordinamento. Inoltre, l’area riservata della piattaforma è accessibile direttamente anche dai referenti di Questura e Prefettura, che possono quindi visualizzare in qualunque momento i riscontri dati esercitando, di conseguenza, una funzione autorevole di approvazione e validazione delle risposte;
Attività B. Incontri di équipe della rete Re.S.P.I. degli sportelli pubblici per immigrati (incontri mensili tra operatori degli sportelli della rete per la gestione coordinata e condivisa delle azioni, la discussione di casi specifici e la condivisione delle situazioni e informazioni intercettate nell’espletamento delle proprie funzioni, da diffondersi tramite portale);
Attività C. Incontri di rafforzamento della rete allargata degli sportelli e di tutti i servizi territoriali che si interfacciano con la cittadinanza immigrata (realizzazione per ognuna dei 5 bacini territoriali di un incontro iniziale per tutti i servizi di presentazione della rete e di tutoraggio informatico per l’accesso alle funzionalità dell’area riservata, nonché di un incontro di verifica intermedia).
La fase 3. Uniformizzazione della rete prevede le seguenti attività e metodologie d’intervento:
Attività A. Redazione di Frequently Asked Questions (la creazione di Faq, che evita il duplicarsi di richieste simili o identiche e contribuisce all’uniformità delle prassi, avviene attraverso l’analisi delle segnalazioni giunte in area riservata, la categorizzazione delle stesse in macroargomenti, l’elaborazione e la redazione, sulla base dei rimandi dagli uffici competenti, di schede informative di risposta uniforme e quanto più valida al caso presentato, la pubblicazione nell’apposita sezione dell’area pubblica del sito);
Attività B. Aggiornamento costante dei contenuti del sito (attraverso la raccolta documentale delle informazioni, il mantenimento della rete esterna di contatti e referenti dei diversi servizi, la raccolta e pubblicazione di link istituzionali sul portale, la redazione di contenuti per l’area pubblica, il caricamento e l’aggiornamento costante dei contenuti e della validità dei link del sito).
La fase 4. Formazione e aggiornamento degli operatori della rete prevede le seguenti attività e metodologie d’intervento:
Attività A. Formazione continua per gli operatori degli sportelli Re.S.P.I. (realizzazione di incontri formativi trimestrali referenti della Questura e Prefettura U.T.G. per il confronto sulle procedure amministrative in vigore e la condivisione di documentazione e interpretazioni);
Attività B. incontri formativi con esperti destinati agli operatori degli sportelli Re.S.P.I. (realizzazione di 2 incontri formativi con esperti esterni su tematiche di particolare interesse ai fini delle procedure amministrative, es. in merito a minori o contratti di lavoro speciali);
Attività C. Incontri formativi con esperti destinati agli operatori della rete allargata (realizzazione di 4 incontri formativi destinati, rispettivamente, a operatori dei Comuni, dei Servizi Sociali, delle ASL e ASO, dei Centri per l’Impiego provinciali con formatori esterni su tematiche mirate al gruppo di destinatari, es. procedure in vigore presso i Servizi Demografici per gli operatori dei Comuni, buone prassi in materia di minori non accompagnati per i servizi sociali, ecc.);
Attività D. Raccolta della documentazione degli incontri formativi e pubblicazione sul sito (attraverso la raccolta, l’elaborazione, la stesura e la pubblicazione degli atti degli incontri formativi sull’area pubblica della piattaforma).
La fase 5. Promozione della rete prevede le seguenti attività e metodologie d’intervento:
Attività A. Progettazione e diffusione del materiale promozionale Re.S.P.I.;
Attività B. Ristampa del materiale promozionale;
Attività C. Evento conclusivo di presentazione del progetto (progettazione, organizzazione e realizzazione di un incontro conclusivo di diffusione dei risultati raggiunti e di promozione della rete come esempio di best practice a livello nazionale ed europeo).
La fase 6. Monitoraggio e valutazione della rete prevede le seguenti attività:
Attività A. Analisi e monitoraggio in itinere con redazione e pubblicazione di relazioni periodiche (interim assessment);
Attività B. Valutazione e verifica iniziale, intermedia, finale ed ex post con redazione e pubblicazione di report (final assessment).
DESTINATARI
I destinatari finali delle attività progettuali illustrate sono gli operatori delle Pubbliche Amministrazioni e, specificatamente:
- gli operatori dei servizi-sportelli pubblici per immigrati della Provincia di Cuneo (tot. 10)
- gli operatori dei servizi del territorio (tot. 273 servizi coinvolti), in particolare:
- i dipendenti di: n.250 Comuni della Provincia (in primis operatori dei Servizi Demografici Anagrafi e Stati Civili)
- n.10 Consorzi per i servizi socio-assistenziali
- n.8 Centri per l’Impiego
- n.2 Aziende Sanitarie Locali
- gli operatori della Questura (Ufficio Immigrazione)
- Prefettura U.T.G.(SUI)
- Provincia.
SEDE SVOLGIMENTO ATTIVITA’
Le attività si svolgeranno presso:
- il Settore Politiche Sociali della Provincia di Cuneo (sede del Coordinamento Generale ed Istituzionale del progetto)
- il Centro Migranti di Cuneo – sportello pubblico immigrati del Comune di Cuneo (per ragioni territoriali di vicinanza agli uffici competenti di Questura e Prefettura e per ragioni storiche di collaborazione e contatto diretto con i suddetti uffici, sede del Coordinamento Operativo del progetto)
- le sedi degli sportelli pubblici immigrati della Provincia (sedi delle attività operative della rete).
RETI TERRITORIALI COINVOLTE DAL PROGETTO
Il progetto prevede il coinvolgimento di due reti territoriali integrate di intervento, complementari tra di loro.
Da una parte si intende attivare formalmente,attraverso lo strumento del protocollo d’intesa e della realizzazione del presente progetto, la rete Re.S.P.I. di servizi-sportelli pubblici per immigrati, già operativa e formalizzata dal primo Protocollo d’Intesa del 2004.
I Soggetti coinvolti in questa rete sono:
- la Provincia di Cuneo (in qualità di Coordinatore Generale della Rete,con competenze di coordinamento istituzionale della rete);
- il Centro Migranti di Cuneo (in qualità di Coordinamento Re.S.P.I. con competenze di coordinamento operativo, gestione e raccordo della rete);
- l’Ufficio Immigrazione della Questura di Cuneo;
- lo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura U.T.G. di Cuneo (in qualità di Enti Pubblici collaboranti con la rete per la migliore gestione dei servizi amministrativi legati all’immigrazione);
- tutti gli sportelli pubblici (in qualità di attori del territorio, con competenze relative all’istruzione delle pratiche, ai servizi di orientamento e di consulenza in materia di immigrazione e di segretariato sociale);
- gli Enti Titolari dei suddetti sportelli (con il ruolo di Capofila e/o Partner degli sportelli e con competenze specifiche nella gestione istituzionale degli sportelli in relazione con il territorio di riferimento).
Dall’altra parte, si intende attivare e formalizzare la rete allargata Re.S.P.I., che coinvolga non solo gli sportelli pubblici per immigrati, bensì anche tutti i servizi del territorio che, nell’esercizio delle loro attività, si interfacciano con cittadini stranieri, ovvero:
- i Comuni del territorio provinciale (e, in particolare, i Servizi Demografici Anagrafi e Stati Civili e Uffici deputati al rilascio dell’idoneità alloggiativa);
- i Servizi Sociali (in particolare, i Servizi Minori);
- i Centri per l’Impiego;
- le Aziende Sanitarie Locali (comprese le Aziende Ospedaliere sul territorio).
Gli strumenti di attivazione di questa rete allargata riguardano la realizzazione delle attività previste nel progetto e l’adesione al Protocollo d’Intesa Re.S.P.I.
I ruoli dei Soggetti componenti la rete allargata (in aggiunta a quelli che già costituiscono la rete primaria Re.S.P.I.) sono quelli di beneficiari della rete (ovvero della sua capacità di fornire un punto di riferimento autorevole e qualificato in materia di immigrazione e di aprire un canale preferenziale di comunicazione e dialogo con gli uffici competenti di Questura e Prefettura) e di attori nella condivisione dell’informazione (visibile agli altri soggetti attraverso la pubblicazione sul sito), nel collegamento on gli attori del territorio, nella diffusione dell’informazione e del materiale del progetto e nella formazione ed aggiornamento dei propri operatori.
I Soggetti componenti la rete allargata possiedono le seguenti competenze: fornire informazioni specifiche relativamente al proprio servizio ed attività, condividere l’informazione con gli altri soggetti e rendere l’informazione completa e fruibile.
Oltre agli Enti sopra citati, le attività progettuali potranno interessare altre Pubbliche Amministrazioni che, nell’esercizio della loro funzione, si relazionano con cittadini stranieri: esse potranno essere coinvolte in qualità di beneficiari ed attori del progetto attraverso l’adesione al protocollo d’intesa e la partecipazione diretta alle attività previste. In particolare, è auspicabile che la rete Re.S.P.I. si relazioni altresì con la Motorizzazione Civile (in merito alle conversioni e ai riconoscimenti di patenti estere), l’Agenzia delle Entrate (per quanto riguarda il rilascio del codice fiscale, registrazione contratti d’affitto, adempimenti fiscali vari), l’Ufficio Scolastico Provinciale (in merito al riconoscimento dei titoli di studio esteri), i Centri Territoriali Permanenti (in merito all’esame di lingua italiana per il conseguimento del permesso di soggiorno CE), le Agenzie Formative (in merito a corsi professionali destinati a cittadini immigrati), oltre che con i vari servizi del territorio (pubblici e non) che operano nel settore (patronati, sindacati, Caritas, centri di accoglienza, associazioni, ecc.).
Infine, poiché gli sportelli pubblici hanno nel tempo assunto anche un ruolo di punto di riferimento per la vita relazionale dei cittadini stranieri, le realtà associative immigrate potranno essere coinvolte nel progetto in qualità di moltiplicatori nella diffusione e promozione della rete, nonché nella raccolta dei bisogni informativi e nella valutazione (attraverso analisi a campione) della fruibilità e completezza dell’area pubblica del portale web.
RISULTATI ATTESI
I risultati attesi del progetto sono:
In coerenza con l’obiettivo generale 1) e relativi obiettivi specifici: il rafforzamento della rete degli sportelli pubblici e l’uniformizzazione delle modalità di erogazione del servizio e delle prassi operative; l’allargamento della rete a tutti i servizi che si interfacciano con i cittadini immigrati attraverso la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra Provincia, sportelli e servizi territoriali; la promozione di ReSPI come best practice di collaborazione operativa tra gli attori del territorio sia a livello provinciale che di bacino territoriale locale.
In coerenza con l’obiettivo generale 2) e relativi obiettivi specifici, i risultati attesi riguardano il potenziamento di un servizio provinciale centrale, competente e qualificato, destinato agli operatori ReSPI per fornire informazioni e consulenze nonché dare garanzia di collegamento, dialogo e condivisione tra ReSPI e uffici competenti della Questura e Prefettura U.T.G.
In coerenza con l’obiettivo generale 3) e relativi obiettivi specifici, i risultati attesi sono l’omogeneizzazione delle prassi operative in vigore presso analoghi servizi in aree diverse e l’ottimizzazione dei tempi e delle risorse delle PP.AA., degli Enti e dei servizi.
In coerenza con l’obiettivo generale 4) e relativi obiettivi specifici, i risultati attesi sono l’aumento della conoscenza, dell’approfondimento e dell’aggiornamento sulla normativa in materia di immigrazione e sui relativi provvedimenti di attuazione attraverso l’attivazione di percorsi di formazione ed aggiornamento, nonché il miglioramento della capacità dei pubblici uffici di fornire servizi mirati all’utenza straniera.
In coerenza con l’obiettivo generale 5) e relativi obiettivi specifici, i risultati attesi riguardano la diffusione a livello regionale, nazionale e internazionale della modalità progettuale e dei suoi caratteri di innovazione e riproducibilità su altri territori.
Infine, in coerenza con l’obiettivo generale 6) e relativi obiettivi specifici, i risultati attesi del presente progetto sono l’inserimento dei temi dell’integrazione nella (ri)programmazione e nell’attuazione delle politiche sociali del territorio e l’incremento del livello di interesse da parte di stakeholders pubblici e privati in vista di una futura sostenibilità del progetto.